Le foto realizzate alla XXI edizione della “Befana della Gioia”, il 5 e 6 Gennaio 2017 ai quartieri di Centocelle e Torpignattara, e in alcuni Centri Accoglienza a Roma.
Archivi categoria: Fotografie di Italo Cassa
Hope & Joy – Mostra fotografica di Italo Cassa per i diritti dei bambini
Due esposizioni a Roma della mostra “Hope & Joy – Speranza & Gioia” di Italo Cassa.
Il 18 Novembre alla Libreria per bambini Centostorie in via delle Rose 24 a Centocelle, e il 19 Novembre alla Libreria per bambini Ponte Ponente a via Mondovì 19 al quartiere Appio. In tutte e due le date l’orario è dalle h. 17.00 alle h. 19.30. Contemporaneamente alla mostra saranno organizzate iniziative ludiche per i bambini presenti, il 18 Novembre con le filastrocche di Massimiliano Maiucchi e il 19 Novembre con la lettura animata di favole.
Con la mostra fotografica “Hope & Joy – Speranza & Gioia” Italo Cassa, fotografo, scrittore e costruttore di pace, con la Scuola di Pace, l’associazione di volontariato di cui è presidente, percorre gli itinerari ludici e solidali di 10 anni d’interventi nelle emergenze dovute a fenomeni catastrofici naturali (terremoti a L’Aquila e ad Haiti), o a guerre (le missioni in Turchia e Siria), oppure alla fuga dei bambini dalla guerra e dalle persecuzioni (seguendo il loro percorso dalla Sicilia a Roma, a Milano e fino alla Svezia), e al percorso altrettanto complesso di armonizzazione delle culture nella multietnicità immigratoria delle nostre città, per creare Ponti di Pace e di Luce. In tutti questi percorsi le fotografie di Italo Cassa rappresentano non tanto solo un “fermo immagine” ma di più un lavoro, una costruzione di nuovi rapporti in cui viene sempre messo in primo piano il valore rivoluzionario del sorriso dei bambini.
La mostra sarà poi esposta in un liceo romano nel quartiere Monteverde, ed è disponibile successivamente per tutte le realtà che vorranno ospitarla.
La mostra fotografica si può vedere anche online sul sito internet di Italo Cassa
“La mostra fotografica “Hope & Joy : Speranza & Gioia” rappresenta visivamente un percorso vero e tangibile e un racconto di volti, istanti, viaggi, progetti e sogni realizzati, incontri magici in luoghi difficilissimi, sorrisi sinceri e spensierati anche in contesti in cui sembra non ci sia più niente su cui contare. Italo Cassa, capitano coraggioso, indica la via della Gioia come risposta positiva alle sfide di un mondo concentrato su di sé tanto da sembrare sul punto di implodere. L’arte in tutte le sue forme lo aiuta a spiegare la sua visione . La fotografia lo accompagna da sempre nelle sue avventure e questa mostra dona a tutti noi la possibilità di condividere momenti di costruzione di pace e di gioia, immagini di forza e di unione; istanti unici catturati non con la pretesa di raccontare una storia attraverso un’opera fotografica ma con l’umiltà di ascoltare, passo dopo passo, strada dopo strada, viaggio dopo viaggio, il proprio cuore e il cuore delle persone incontrate sul cammino.” (Laura Di Nitto).
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Mostra fotografica Hope & Joy – Categoria Bambini in fuga
A Luglio del 2014 la situazione in Siria era diventata veramente difficile, se prima era rischioso entrare per dare una mano ai bambini e alla popolazione, ora la possibilità di essere rapiti dai qaedisti è molto concreta, l’aiuto deve essere portato in un modo differente.
Nel frattempo decine di migliaia di profughi dalla Siria, tra cui molti bambini, cominciano ad arrivare sulle coste meridionali della nostra penisola, in cerca di un futuro migliore. La loro destinazione finale però non è l’Italia ma i paesi del nord-Europa, dove spesso hanno parenti, e dove l’accoglienza è più dignitosa.
Io, con Marinella, Maurizio, Paolo e Simone, ci avventuriamo sempre con il nostro JoyBus fino a Catania in Sicilia per andare a portare un aiuto di cuore a quei bambini. Li conosciamo una ragazza marocchina, Nawal Soufi, che si adopera per salvare i migranti in mare facendo da mediatrice linguistica tra loro e la guardia costiera.
Dopo la missione a Catania decidiamo di partire, io e Simone Danieli (l’operatore video e regista del successivo film “Bambini in fuga”) sempre con il nostro JoyBus, a Milano, in Svizzera, in Germania e fino in Svezia dove andiamo ad incontrare una famiglia siriana che avevo conosciuto a Maggio 2014 al Centro Accoglienza di via Aldini a Milano.
Durante il viaggio diamo anche un passaggio umanitario a due ragazzi siriani fino in Germania.
La missione Bambini in Fuga continua poi nel 2015 a Palermo e a Roma con l’arrivo numeroso di tanti bambini migranti in cerca anche loro di un futuro di Pace.
Quelle che seguono sono alcune tra le foto di quelle missioni.
Guarda dove sarà esposta prossimamente la mostra fotografica “Hope & Joy – Speranza & Gioia” su questa pagina: www.italocassa.it/mostra-foto/
Mostra fotografica Hope & Joy – Categoria Syria 2013
Dopo il viaggio nel 2012 in Siria con il nostro JoyBus compii un successivo viaggio, questa volta in aereo, in Libano, insieme a Fabio Larena dell’associazione Mameli 7. Andammo ospiti del Padre melchita Abdo Raad, nel suo monastero sul Monte del Libano. Poi con loro andai in macchina fino a Wadi Khaled al confine con la Siria, portando giochi e palloncini.
Era mia intenzione però riuscire ad entrare nel territorio siriano in guerra, per portare un forte messaggio di pace, attraverso la gioia dell’arte.
A Novembre 2013 questo fu possibile grazie alla collaborazione con l’associazione Time4Life che aveva in corso attività al campo di Bab al Salam e in alcune scuole nell’interno.
Il viaggio era in aereo fino in Turchia e poi da li saremmo dovuti entrare in Siria attraversando a piedi il passaggio frontaliero della Turchia, con più volte il controllo dei documenti.
Andò tutto bene e, sbrigate tutte le complesse pratiche burocratiche, eravamo in territorio siriano, noi in entrata, mentre tantissimi siriani erano in uscita verso la Turchia. Nel passaggio a piedi si sentivano spari nelle vicinanze, erano in atto scontri tra le forze qaediste (L’ISIS non era ancora così forte come poi diventò da li a breve) e i combattenti della Syrian Free Army.
Giunti dall’altra parte la situazione era veramente difficile, nel campo di Bab al Salam si operava in estrema precarietà e anche fare palloncini era un’operazione non facile.
Dal confine siamo andati con un furgone fino ad Huraitan dov’erano le scuole adottate dall’associazione, si trovavano sotto terra per riparare gli studenti, per quanto possibile, dalle bombe che spesso piovevano dal cielo.
Alla scuola realizzai la rappresentazione con i burattini della mia favola “La principessa Lucia e il pesciolino rosso” per parlare di pace e di amore, in un luogo dove questi erano quanto mai distanti.
Il giorno dopo invece, al campo di Bab al Salam, feci tanti palloncini con i bambini che si tappavano le orecchie per paura di un loro possibile scoppio che gli avrebbe fatto risalire il trauma dello scoppio delle bombe.
Queste che seguono sono le foto di quella missione.
Guarda dove sarà esposta prossimamente la mostra fotografica “Hope & Joy – Speranza & Gioia” su questa pagina: www.italocassa.it/mostra-foto/
Mostra fotografica Hope & Joy – Categoria Syria 2012
La guerra in Siria è iniziata a Marzo del 2011 dopo le rivolte delle primavere arabe che in quel paese, differentemente da altri stati, furono represse con la forza dal regime di Bashar al Assad.
Come ho già detto in altri post mi sono occupato per molti anni dei Bambini del Mediterraneo, in particolare in collegamento alla Settimana a loro dedicata a Ostuni e Comuni del circondario, creata dal Prof. Lorenzo Caiolo. A Ottobre 2011 l’ultima edizione di questa manifestazione fu dedicata proprio alle “Primavere del Mediterraneo”. Era un argomento difficile da trattare, anche perché si intravedeva la possibilità, dietro le legittime richieste di democrazia delle parti più evolute della Società Civile del Nord-Africa e del Medioriente, il rischio di una radicalizzazione islamista, cosa che poi è effettivamente avvenuta, fino alla nascita dello Stato Islamico di DAESH in Siria e in Iraq.
A Ottobre 2012 si sarebbe dovuta svolgere l’edizione annuale della “Settimana dei bambini del Mediterraneo” che poi saltò per via delle restrizioni del patto di stabilità imposto ai Comuni.
Decisi allora che se non sarebbero potuti venire i Bambini del Mediterraneo alla manifestazione a Ostuni dovevamo essere noi ad andare a trovarli per portare un messaggio di gioia e di pace.
A Novembre 2012 ci mettemmo in viaggio, io e Simone (operatore e co-regista del film MISSIONE GIOIA che fu poi realizzato con il materiale prodotto) e Zicky, il mio amato Alaskan Malamute.
Dovevamo arrivare con il nostro malandato Joybus/Camper fino a Brindisi e da li imbarcarci per la Grecia, arrivare fino in Turchia, percorrere tutta l’Anatolia fino al confine con la Siria… Sembrerebbe facile da fare con un mezzo appropriato ma il nostro camper non lo era… Fatto sta che il viaggio andata e ritorno durò in tutto 35 giorni, e non si sa com’è che ce l’abbiamo fatta… Al ritorno io mi ero preso una forte influenza intestinale che mi fece perdere più di 10 kg. di peso.
In ogni caso, nonostante tutto, la Missione andò bene e incontrammo tanti bambini nelle scuole per rifugiati siriani ad Antakia, e al Campo Atma in Siria, portando loro i messaggi di pace inviati dai bambini delle scuole italiane, i palloncini e tanta gioia e amore.
Quelle che seguono sono le foto realizzate durante quel viaggio.
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